LISTA NOMI... SI' O NO?


         Molti sponsor consigliano al partner che è appena entrato nel proprio gruppo, di redigere una lista di nomi di persone . Persone che il partner conosce, tra parenti, amici, conoscenti.. o che può conoscere indirettamente, se le prime gli forniscono altri nomi. 

         Il tema della lista nomi è alquanto controverso, come metodo di lavoro e come punto di partenza per la propria attività.

         C'è una tesi secondo la quale, scrivendo una certa quantità di nomi, come per magia si aggiungono altri nomi.. in quanto per il solo fatto di scriverli, ci fa ricordare altre persone omonime dei quali avevamo perso i contatti. Senza contare anche i nomi delle persone che vivono a stretto contatto con i nostri parenti, amici e conoscenti. Per cui la lista s'ingrandisce man mano che scriviamo.

      Ma credo che questa tesi non tiene conto di un fattore. Noi abbiamo da una parte questi nomi e il loro numero di telefono e dall'altra il nostro entusiasmo legato al fatto che l'azienda è solida e i prodotti sono buoni. Come proporre loro i nostri prodotti e il piano marketing? Posto che il network marketing è per tutti, ma non tutti sono adatti per questo metodo di lavoro, cosa succede se alla fine (non durante la telefonata, ma faccia a faccia) i parenti, gli amici e i conoscenti, una volta incontrati, ci dicono inesorabilmente di non essere interessati né al prodotto e né all'attività?  Non ne usciremo forse scoraggiati da un approccio simile? Subito penseremo che il network marketing non fa per noi e che nessuno ci è venuto incontro nell'attività.. né a condividere i prodotti o servizi e né nel fornire altri nomi.. ecc.


      Una seconda teoria sostiene che i primi contatti non vadano ricercati all'interno delle proprie cerchie, almeno non dal principio, ma solo dopo essersi affermati da soli nell'attività. E che la maggior parte di quelli che devono far parte della nostra lista nomi iniziale sono persone veramente interessati a quanto noi abbiamo da offrire, sia con il prodotto che con l'opportunità di guadagno. Come si fa allora a  trovare queste persone? Spesso si trovano su internet.. e non è detto che i soggetti vivano vicino a noi o nella nostra zona.. Non intendo solamente nei social network, ma anche nei forum e nei siti specializzati nel network marketing. 

     Personalmente credo che il metodo più adatto per differenziarsi dagli altri networkers non consista affatto nel bombardare i social network di offerte che l'azienda, per la quale si è distributori, propone. Bensì si basa nel lanciare dei messaggi che possano colpire e insieme incuriosire, tali da indurre le persone a chiedere cosa abbiamo loro da offrire. Non tutte le persone sono interessate al prodotto in quanto tale, ma hanno le orecchie tese verso ciò che tende a soddisfare i loro bisogni e a sapere come poter risolvere il loro problema momentaneo in maniera immediata. Non starò in questa sede a parlare della classificazione dei bisogni di Maslow, ma un esperto di marketing deve saper posizionare il proprio marchio tenendo conto di tutti i livelli di soddisfazione della persona, che sia il bisogno di autostima,     di appartenenza, di sicurezza e se non anche, per ultimo, dei bisogni fisiologici, (se riguarda generi alimentari o prodotti per il corpo).

                                                                               Claudio Ciavaroli

   

1 commento:

Unknown ha detto...

Bravo Claudio anche in questo caso sei andato al nocciolo del problema , in effetti la lista nomi ti serve da apripista ma poi quello che fa da padrone è il messaggio che trasmetti . In primis deve essere un messaggio conciso ed efficace , in modo tale da incuriosire la persona , in un secondo momento capire quali sono i bisogni e cercare di soddisfarli e non cercare come fanno molti a iscrivere a go go solo per avere piu persone e quindi piu fatturato , una struttura fatta bene del resto come una casa , si fonda su forti e solide fondamenta . Ottimo articolo al prossimo passo